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Piazza Granda

La sua forma ad ali di farfalla asseconda appunto la confluenza viaria nelle diverse direzioni: da Spinazzeda giungeva la Via Traversara che risaliva tutta la valle sulla sponda destra e da Pez giungeva la strada che, attraversando la forra del Noce sul Ponte Alto, passava per Tassullo e Rallo.
Partivano poi le altre due strade: una in direzione del castello da cui scendeva fino al ponte sul Noce e poi risaliva verso Revò, l’altra si dirigeva verso Dres abbassandosi sull’omonimo rio per poi risalire entrando in paese e procedere verso la Val di Sole, attraversando la selva del Faè fino a Mostizzolo.
Con il ponte di Santa Giustina e la nuova Via Trento si crearono i presupposti per realizzare, nel 1909, uno dei progetti più ambiziosi e determinanti delle Valli del Noce: la Ferrovia Trento-Malé. Passava su Via Trento fino alla stazione antistante la chiesa Parrocchiale, proprio dove oggi gli edifici assumo una forma rotondeggiante.
Si trattava di un piccolo manufatto in stile liberty molto gradevole ed elegante, ormai scomparso, che si inseriva in un contesto urbano un po’ spoglio. La ferrovia proseguiva poi su Via Roma, attraversava Piazza Granda e saliva in Via Fabio Filzi fino all’area delle ex-Scuole Elementari o, appunto, della Vecchia Stazione.
Anche in questo caso vi era un piccolo edificio in stile liberty con coperture e tettoie con funzioni di servizio. La ferrovia, che piegava leggermente verso est per dirigersi poi in Val di Sole, attraversava il maestoso ponte ad arcate tuttora visibile sul Rio Dres. La nuova tramvia elettrica fu un’opera strategica che cambiò il destino di un territorio, il collegamento con Trento era infatti possibile solo a piedi o con animali e il percorso era improponibile per la gente comune. Il treno era enorme, scomodo e rumoroso, il viaggio era lungo, senza confort e polveroso, ma il Sindaco di Trento, Paolo Oss Mazzurana, aveva offerto agli abitanti delle valli un’opportunità di movimento senza precedenti, avviando un periodo in cui la mobilità divenne via via sempre più importante.